La caduta dei capelli non rappresenta solo un problema estetico, ma una patologia che merita attenzione e non va sottovalutata, a maggior ragione quando a soffrirne sono ragazzi giovani – a volte adolescenti – che fanno già fatica ad avere un rapporto sereno con il proprio corpo, oppure donne che, dopo una certa età, si sentono ancora più sfiorite se si accorgono di soffrire di questo disturbo.
Come anche per gli uomini che con il passare degli anni, immancabilmente si vedono sfoltire sempre più gli amati capelli di un tempo, provocando in alcuni casi senso di frustrazione, ripercuotendosi su problemi sociali.
Com’è comprensibile, il grado di frustrazione può essere molto forte. Il fenomeno si verifica più spesso nell’uomo, talvolta per carenze di testosterone, ma per numerosi motivi, fisiologici, culturali, estetici, l’impatto risulta assai più contenuto.
Entrambi, donne e uomini, possono però contare su un valido sostegno, quello garantito da funghi curativi come il Reishi e il Cordyceps.
Reishi e Cordyceps sono due prodotti micoterapici che assicurano effetti estremamente benefici sotto il profilo del riequilibrio ormonale, e dunque su una delle principali cause di insorgenza della malattia.
NEL MASCHIO
Ma che cosa succede al nostro cuoio capelluto e perchè?
Nell’uomo favorisce la via che dal DHEA produce il testosterone, quando nell’uomo è carente. (Zhu JS, 1998).
Quindi un importantissimo alleato che può portare con le spalle al muro questo processo degenerativo è il Reishi.
Anche il Reishi ha funzioni che hanno un risvolto benefico e importante sulle funzioni femminili, attraverso l’inibizione della 5-alfa-reduttasi, con azione anti-androgenica.
IL PROBLEMA FEMMINILE
Nelle ragazze e nelle donne in genere, il disturbo – in alcuni casi la vera e propria patologia – è legato spesso a un aumento di androgeni (di testosterone) che, pur non interferendo sul ciclo di equilibrio ormonale nel suo complesso, intaccano la normale produzione di estrogeni, causando la perdita di capelli.
Nelle donne oltre i cinquant’anni il fenomeno si verifica quando la produzione di estrogeni e progesterone comincia a segnare il passo.
Il Cordyceps è molto utile perché agisce sul precursore comune, il Pregnenolone, sia lungo la via di sintesi del Progesterone, sia sulla via del DHEA, da cui originano gli estrogeni o androgeni.
Il Cordyceps nella donna che ne è carente e che si trova in stato di lieve iperandrogenismo, attiva la via metabolica che dà origine agli estrogeni. Il dottor Bu-Miin Huang ha dimostrato che questo fungo, stimolando la produzione di estrogeni, favorisce le funzioni dell’apparato riproduttivo femminile (Bu-Miin Huang et al, 2004), sia di progesterone.
Migliora la libido, la fertilità, è utile nelle irregolarità mestruali durante la vita fertile, ma anche nella pre-menopausa e nella menopausa.
LO STRESS, UN FATTORE DA NON SOTTOVALUTARE
lo stress influisce molto sugli squilibri ormonali, infatti L’iperandrogenismo, in base anche ai livelli di Cortisolo e dunque influenzato della sintomatologia da stress.
In questo senso, le strette connessioni tra i circuiti limbici, l’ipotalamo, l’ipofisi e gli ormoni sessuali a valle, hanno allargato l’azione del medico, spalancando la porta a nuove e interessanti ipotesi d’intervento e cura.
Queste sono date dalla micoterapia, e l'unione di #reishi e #cordyceps possono dare risposta per lo squilibrio e lo stress, creando un ambiente favorevole per una sana risposta a questo problema ormai troppo invadente.
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Cordialmente,
Maurizio Naturopata